Leggende delle Dolomiti fassane

Il Passo prese originariamente il nome dal termine dialettale “kar”, ovvero scodella, a richiamarne la forma concava fra i monti. Il passo Costalunga Carezza si sviluppa fra le pendici del Latemar e del Catinaccio. Dal Passo è possibile assistere al fenomeno dell’ ”enrosadira“, ossia il fenomeno per cui le vette dolomitiche assumono il caratteristico colore tendente alle tonalità del rosa, del rosso e poi del viola al tramonto.

La località più comoda in cui soggiornare per raggiungere questo passo è Vigo di Fassa, che dista solo pochi chilometri, collegata dalla “Grande Strada delle Dolomiti“. Disponibile anche un servizio di ski bus verso la Val di Fassa. Qui scelgono di soggiornare gli amanti dello sci che vogliono raggiungere la ski area Carezza che dispone di ben 16 impainti di risalita, in cui è possibile sciare anche in notturna. La disponibilità è garantita dall’innevamento programmato. Fra le tante piste, ce ne sono di particolarmente adatte anche ai principianti. Disponibili anche snow park, parchi giochi e percorsi per slittini.

Oltre il Passo, ai piedi del Latemar, risplende un piccolo gioiello dolomitico, il lago di Carezza o Karersee.
Una gemma incastonata nella foresta, che rispecchia le imponenti guglie del Latemar. In lontananza si intravede l’elegante sagoma del Grand Hotel Carezza, antica residenza della Principessa Sissi, che in passato ha ospitato personalità illustri come Winston Churchill e la scrittrice Agatha Christie.