La grande e rapida diffusione che la mountain bike ha raggiunto in Italia ha suscitato valutazioni non sempre positive circa la sua fruizione in rapporto con l’ambiente.
Si spazia infatti dagli estremi di chi non concepisce alcun tipo di limitazione all’impiego della mountain bike, a chi vorrebbe invece bandirla da tutti i sentieri e le mulattiere di montagna, per lasciare questi tracciati ad uso esclusivo degli escursionisti a piedi. Noi riteniamo sia fondamentale il comportamento di ogni singolo escursionista che, muovendosi con buon senso,educazione e rispetto sia per l’ambiente che per gli altri escursionisti, riduce al minimo il “disturbo” che può provocare. D’altronde crediamo sia questo lo spirito che dovrebbe ispirare non solo tutti i bikers, ma chiunque vuol frequentare il delicato ambiente della montagna.
In questa ottica pensiamo che l’osservanza del Decalogo di comportamento – quello sottoriportato è stato elaborato dall’Associazione statunitense dei ciclisti fuoristrada – possa essere un valido punto di riferimento a cui attenersi durante le escursioni.
Esso è costituito da una serie di consigli generali che, se rispettati, contribuiranno a diffondere un’immagine positiva di questa pratica:
– Dare la precedenza agli escursionisti non motorizzati: la gente giudicherà la mountain bike dal vostro comportamento. In quanto novità essa non sempre potrebbe essere vista positivamente dagli altri.
– Rallentare ed usare cautela nell’avvicinare e nel sorpassare altri escursionisti, facendo in modo che si accorgano della vostra presenza con anticipo.
– Controllare sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L’andatura va commisurata al tipo di terreno e all’esperienza di ciascuno.
-Restare sui percorsi già tracciati per non arrecare danni alla vegetazione e limitare l’erosione del suolo evitando di tagliare per terreni molli.
– Non spaventare gli animali, siano essi domestici oppure selavatici. Date loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada.
– Non lasciare rifiuti. Portare con sè i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri.
– Rispettare le proprietà pubbliche e private, inclusi i cartelli segnaletici, lasciando i cancelli così come sono stati trovati. Rivolgersi possibilmente ai proprietari per chiedere il permesso di passaggio nei loro terreni: “vietato l’ingresso” spesso significa solo “per favore chiedete il permesso”.
– Essere sempre autosufficienti. Meta e velocità media verranno stabilite in funzione dell’abilità personale, dell’equipaggiamento, del terreno, delle condizioni metereologiche esistenti e di quelle previste.
– Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono coprire lunghe distanze. Comunicare sempre la destinazione ed il programma di viaggio.
– Rispettare la filosofia del ciclo-escursionismo tesa al minimo impatto con la natura. Limitarsi a scattare fotografie e a lasciare impronte leggere, portandosi via solamente bei ricordi.