Partenza: rifugi al Ciampac 2142 m
Arrivo: rifugi al Ciampac 2142 m
Dislivello: 400 m
Tempo: ore 2.30
Difficoltà: turistico
Periodo consigliato: fine giugno – ottobre
Cartografia: Kompass n. 616-619 (1:25.000), n. 55-59 (1:50.000)
Accesso: con la funivia del Ciampac (stazione a valle fra Alba e Panìa sulla strada della Fedaia ) ai rifugi al Ciampac 2142 m
Nota: A nord di Penìa sorgono Lorenz e Verra, le sedi umane permanenti più alte del Trentino, che conservano lingua, cultura e architettura ladine: da visitare dopo aver effettuato la gita.
Dalla stazione a monte della funivia del Ciampac 2142 m, che offre servizio di bar e ristorante, si raggiunge il vicino Tobià del Giagher. Nei pressi si trovano anche altri due esercizi: il Rifugio Ciampac e la Baita Valeruz.
Si segue a destra il sentiero 645, attraversando il prato e superando un fienile, sotto il torrione scuro della Crepa Neigra e dinanzi alla mole del Colàc. Tagliando il prato ci si alza e si perviene al punto più basso del crinale erboso in vista della Val di Crepa poco sotto la Crepa Neigra, il Pian de Selle 2352 m (45 min.).
Dalla sella si prosegue in falsopiano, e lasciato a destra il sentiero 645 per la Val di Crepa si ricomincia a salire sulla cresta erbosa. Con vista crescente a dominare la conca de Ciampac, ci si alza quindi senza difficoltà fino alla sommità del Su l’Aut 2515 m, ottimo belvedere con panorama circolare sui Monzoni, sul gruppo della Marmolada, sul Vièl del Pan, il Sella, il Sassolungo e il Catinaccio (1 ora).
In breve, tenendosi anche sul versante della Val Giumella, si scende senza nessuna difficoltà sul crinale erboso, prima sottile, poi sempre più largo, alla vicina Sella del Brunech 2428 m, stazione a monte della funivia che sale dal Ciampac (15 min.).
Dalla Sella del Brunech, per comoda stradina con segnavia 644, si scende nella conca del Ciampac passando sotto la seggiovia e spostandosi a destra, fino ai rifugi del Ciampac e alla funivia omonima, per il rientro a valle (30 min.). È anche possibile rientrare a piedi, percorrendo in discesa la stradina con segnavia 644, con la quale però si scende al Pian de Planat e successivamente ad Alba (un’ora), dovendo così rientrare alla stazione della funivia.