• Canazei – Soronch – Campitello 2,6 km –  ore 1,00 – Facile, percorribile con i passeggini e con zaino porta bambino
    Dal centro di Canazei, passando accanto al parco giochi si discende Strèda Roma, per poi svoltare in Streda de Cercena, in direzione del campo da calcio. Subito prima del ponte sul torrente Avisio, s’imbocca a destra la strada sterrata che costeggia il fiume e la si segue fino alla piana prativa di Soronch. Parallela a questa strada sterrata corre d’apprima Streda del Ciuch ed una stradina asfaltata poi, più comoda da percorrere con i passeggini. Ci si accosta all’Avisio seguendone l’argine per un bel tratto ed entrando in paese lungo Strèda Veia si giunge nel centro di Campitello. Si rientra a Canazei sul percorso della passeggiata Sorèghes.
  • Canazei – Ciasates – Canazei  Km 3 – ore 1,00 – Facile – Percorribile con passeggini e zaino porta bambino
    Dal centro di Canazei si scende lungo Strèda Roma fino ad imboccare a sinistra Strèda de Cercenà. Poco oltre il ponte sull’Avisio si va a sinistra tenendosi sul sentiero rialzato che costeggia a monte il parcheggio del residence Villa Avisio. Si continua al di la della sbarra che chiude l’accesso ai prati passando sotto le funi dello skilift Avisio e scendendo verso il corso dell’Avisio di cui si segue l’argine per un bel tratto. Si attraversa un boschetto e vincendo una breve salita ci si affianca nuovamente al torrente. Si costeggia un’ampia radura prativa e quindi un bosco pavimentato da uno straordinario tappeto di muschi di varie specie. Si esce infine sulla strada provinciale presso il Pènt (ponte) de la Roa. Lo si attraversa tornando a Canazei lungo Strèda de Parèda.
  • Canazei – Pian Pozata – Soracrepa – Gries  Km 3,30 – ore 2,00 – Medio
    A sinistra dell’antica chiesa di San Floriano si risale Strèda dò Ruf de Antermont e attraversato il secondo ponte sul rio omonimo si piega quasi subito a sinistra. Il sentiero si presenta ripido fin dall’inizio ed in quattro “strappi” intervallati da altrettanti brevi tratti pianeggianti, porta alla minuscola radura di Pian Pozata, caratterizzata da un grosso masso e dove tavoli e panchine consentono una provvidenziale sosta. Percorse alcune decine di metri, ci si immette sulla strada forestale Pian Pozato. La salita continua dapprima lieve poi più marcata allorchè ci si affianca a delle paretine rocciose che ci accompagnano per un bel tratto. In prossimità del ruscello, la strada torna ad essere il sentierino di una volta. Si attraversa agevolmente il rio per seguirne poi il corso verso valle. Si esce dal bosco a monte dell’ampio spazio prativo di Soracrepa, uno dei più antichi insediamenti abitativi della Valle di Fassa le cui abitazioni sono ora in rovina. Si riattraversa il Ruf de Soracrepa scendendo rapidamente verso l’abitato di Gries. Si passa accanto alla chiesa, dedicata alla Madonna della Neve la cui facciata est e abbellita da un gigantesco San Cristoforo, giungendo nella piazzetto di Gries, un tempo regola autonoma di Fassa ed ora frazione del Comune di Canazei.
  • Canazei – Pent De La Roa – Molin – Alba – Penia – Canazei km 5,50 – ore 2,00 Facile – percorribile con passegini e zaino porta bambino
    A Canazei dal parco giochi si risale Strèda de Parèda, passando dietro l’edificio della scuola sci lungo il torrente Avisio,  fino all’uscita dal paese presso il Pènt de la Roa. Prima del ponte si prende a sinistra la stradina asfaltata (Strèda dò Veisc) che segue da vicino il corso dell’Avisio. II tracciato, per lo più pianeggiante, presenta una piacevole alternanza di ombrosi boschetti e spazi aperti. La passeggiata è ben dotata di tavoli e panchine.
    A circa metà cammino, all’altezza di un’area attrezzata a parco giochi – nei cui pressi, lungo il torrente, è stata ricavata anche una spiaggia per gli amanti della tintarella – una passerella consente di raggiungere lo stadio del ghiaccio. Si prosegue uscendo sulla strada provinciale all’entrata di Penia presso il ponte sull’Avisio. Si rientra a Canazei attraversando questo ponte verso destra e scendendo lungo la sponda sinistra del torrente per Strèda de Dolèda. Si passa accanto allo Stadio del Ghiaccio, si attraversa il ponte sulla destra e si rientra a Canazei tornando al punto di partenza lungo il marciapiede.
  • Penia – Lorenz – Verra – Insom – Penia km 4,4 – ore 2,45 – Difficile consigliati i bastoncini
    Si parte dalla piazzetta centrale di Penìa per salire a destra della fontana sul Troi de Lorenz e uscire sui prati alle spalle dell’abitato. Si prosegue sulla strada, selciata nei punti di maggiore pendenza, che taglia il ripido pendio per raggiungere dapprima l’abitato di Lorenz con la sua chiesetta e quindi, un poco più a monte, quello di Vera. Si passa a destra della chiesetta dedicata alla Madonna de l’Aiut continuando su sentiero erboso e pianeggiante con una magnifica vista sull’imponente parete nord del Gran Vernel. Sulla sinistra, in alto, a qualche decina di metri dalla stradina, i ruderi di Insom testimoniano l’esistenza di un terzo nucleo abitativo. Si va sul piano attraverso i prati per raggiungere il Ruf de Penìa, al di là del quale si va a destra per la comoda strada di ghiaia bianca che in leggera discesa si inoltra nel bosco. Si attraversa la radura prativa di Udàer scendendo verso la sottostante strada statale.
    La si segue verso destra per circa 150 metri sino al guardrail del ponte sul torrente Avisio. Si passa esternamente ad esso su bendell’evidente sentiero di fine ghiaia bianca. Entrati nel bosco lo si attraversa con percorso sinuoso dapprima pianeggiante, poi in leggera discesa. Allorchè la discesa si accentua, tenendosi sempre sul tracciato principale si raggiunge la strada asfaltata. Si guadagna l’antistante piazzola, si sale ad attraversare il ponte seguendo la strada provinciale ancora per una trentina di metri.
    Si entra a destra nel bosco su ben visibile sentiero che si snoda piacevole alla base dell’imponente parete nord del Gran Vernel e ben fornito di tavoli e panchine nelle piccole radure che via via si incontrano. Si trova una prima passerella che porta verso l’antica segheria veneziana (una delle sezioni sul territorio del Museo etnografico ladino), si prosegue fino alla successiva che ci porta nella parte bassa di Penìa dove si passa fra l’albergo Sonia a destra ed una bella casa rurale con fienile a sinistra.