Da oggi la comunità di Predazzo e, più in generale, la Val di Fiemme, possono contare su un nuovo tratto ciclopedonale, che consente a ciclisti e pedoni l’attraversamento in completa sicurezza dell’abitato; un’opera attesa, come ha chiarito il presidente della Provincia, che ha percorso su una bicicletta elettrica gli oltre 2,4 chilometri della ciclabile.
Il tracciato è un tassello di un intervento più articolato, che investe la mobilità ciclopedonale delle valli di Fiemme e Fassa, come ha concluso il presidente ricordando alcune opere già confermate fra cui la ciclabile fra Campitello e Canazei, quella fra Castello di Fiemme e Cavalese, quella di Moena e infine la ciclabile di Tesero, attualmente in costruzione, e se il sindaco ha evidenziato come l’opera servirà anche per la valle di Fassa, come dimostrato dalla presenza degli amministratori fassani, il presidente dell’Apt ha parlato di un valore aggiunto per tutta la comunità.
Fra i presenti anche il comandante della Scuola Alpina di Predazzo della Guardia di Finanza, colonnello Sergio Lancerin, poiché la ciclabile transita limitrofa alla scuola, che ha concesso alcuni metri del proprio piazzale per l’attraversamento in sicurezza del ponte.
Il nuovo tratto ciclabile ha una lunghezza di 2.441 metri e consente di superare alcune problematicità rappresentate dalla ciclovia della valle di Fiemme e Fassa che, all’altezza dell’abitato, presentava promiscuità con la viabilità ordinaria, con i conseguenti rallentamenti al traffico durante il periodo turistico e di sicurezza per pedoni e ciclisti.
L’opera è stata progettata dai tecnici del Servizio Opere Stradali e Ferroviarie della Provincia, il suo punto di forza del progetto è il recupero funzionale del ex ponte ferroviario sul torrente Travignolo, che ha visto l’ultimo passaggio di convogli ferroviari il 10 gennaio 1963. La ciclabile si inserisce poi nell’ambito delle azioni volte a favorire la mobilità sostenibile nella valli di Fiemme e Fassa e avrà anche valenza turistica, grazie ai quasi 100.000 passaggi all’anno che vengono misurati lungo la ciclovia delle valli di Fiemme e Fassa.
Il cicloturismo per il Trentino è una risorsa importante: la rete ciclopedonale regionale Trentina è una fra le migliori d’Italia ed i numeri lo dimostrano; con uno sviluppo di 420 km e oltre 2.000.000 passaggi/anno contribuisce a produrre un indotto economico per il solo cicloturismo di oltre 100 milioni €/anno (circa 200.000 €/anno/km).
Fonte Ladige.it