Gian Nicola, che potrete trovare nel suo locale, il Tatikakeya a Calceranica ha saputo conquistare importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale per la categoria Barman. La sua attività è iniziata giovanissimo, quando aveva soli 16 anni e da autodidatta ha raggiunto il gradino più alto del podio nel concorso indetto dalla rivista “Italia a Tavola”, aggiudicandosi il titolo di Barman dell’anno 2016.
Inoltre se scorriamo la lista dei migliori cocktail-bar stilata da Bargiornale per i Barawards 2017 troviamo fra i locali di grandi centri come Milano, Napoli, Roma anche Calceranica al Lago. Proprio così, il Tatikakeya, si è posizionato al settimo posto dei migliori cocktail-bar d’Italia battendo rinomati locali alla moda. Naturalmente il merito va attribuito anche allo staff di Libardi che con competenza e simpatia ha saputo portare l’importante riconoscimento sulle rive del Lago di Caldonazzo.
Riportiamo qui di seguito un’intervista di Gian Nicola, un paio di anni fa tramite il sito blog fassafood, dove ha raccontato la sua storia, da dove ha iniziato. Buona lettura.
“Inizialmente ho imparato da autodidatta grazie al lavoro come stagionale ma poi ho cercato di studiare e arricchire le mie conoscenze con seminari, master e tutt’oggi, quando il locale è chiuso, mi dedico allo studio e alla formazione. Inoltre ho avuto la possibilità di viaggiare molto e ad ogni mia meta raggiunta ho sempre appreso qualcosa in più. Ultimamente sono stato in Oriente, in particolare in Giappone, e ho potuto fare esperienza in locali chiamati Kura (luoghi dove si produce sake artigianalmente) e conoscere il magnifico mondo del sake.”
Blogger: “Come si sceglie un cocktail ?”
Gian Nicola: “Molte volte le liste cocktail con relativi ingredienti non sono d’aiuto al consumatore per fare una buona scelta perchè spesso non si conosce il sapore e il gusto di quest’ultimi. Ecco, perchè, noi al Tatikakeya preferiamo porgere alcune domande al cliente. Per prima cosa se desideri un drink alcolico o analcolico, in seguito chiediamo se preferisca qualcosa di dolce, di fresco, di amaro. In base alle indicazioni forniteci possiamo creare un cocktail personalizzato e andare così a soddisfare le aspettative del bevitore. Un’altra componente molto importante da valutare nella scelta è l’età: il gusto cambia molto e diviene raffinato con l’esperienza e con il tempo. Se il palato giovane apprezza il dolce e il fresco, maturando (sempre in termini di beva) si impara a gradire l’acido, poi l’amaro ed infine il secco.”
Blogger: “Qual è il suo cocktail preferito?”
Gian Nicola: “Sicuramente un grande classico il Daiquiri cubano a base di Rom, lime, e zucchero. Avendo l’opportunità di lavorare sulle rive del Lago di Caldonazzo e non in un affollato cocktail bar di una grande città, ho modo di curare particolarmente l’estetica della presentazione, mi piace abbinare anche dei vassoi molto particolari.”
Blogger: “Qual è la regola d’oro per un buon cocktail?”
Gian Nicola: “La prima difficoltà che si incontra e che può pregiudicare la buona riuscita del drink è il ghiaccio: a volte si tende a pensare che se troviamo diversi cubetti di ghiaccio invece che un cubetto solo il cocktail sarà annacquato ed invece è esattamente l’opposto: noi abbiamo dei bicchieri ad hoc per il ghiaccio e più cubetti ci permettono di bere il drink fresco dall’inizio alla fine senza che questi si sciolgano, mentre mettendo uno o due cubetti, questi si scioglierebbero andando a diluire il cocktail” spiega Libardi.
Inoltre il Barman più famoso del Trentino, ha voluto condividere alcune ricette per creare dei fantastici cocktail:
LUCKY STONE
brandy, sciroppo di lavanda, Trento Doc, soda, Angostura e bitter
IL MISCREDENTE
Pisco, Tequila al peperoncino, Basilico, Acqua faba, Sciroppo di sale, liquore al cacao bianco e succo di lime
SAKARI (La ricetta vincitrice a Sake Maestro)
sake Katori 90, Umeshu, sciroppo di riduzione di Campari e lavanda, soda al The verde e lime, Angostura
Fonte www.fassafood.com